Il cranberry sotto forma di integratore è un prodotto che moltissime persone assumono per il proprio benessere fisico, in quanto si tratta di una sostanza che apporta numerosissimi benefici al corpo umano. Quando si parla del cranberry, o del mirtillo rosso, si fa riferimento ad una pianta sempreverde che fa parte della famiglia delle Ericaceae e che proviene specialmente da zone come quella Nord Americana.
Non a caso, si tratta di una pianta che i nativi americani utilizzavano spesso non solo come alimento, ma anche per medicarsi, specialmente quando si trattava di patologie che interessano la vescica oppure i reni. Tuttavia, solamente nel diciannovesimo secolo si iniziarono a studiare tutte le proprietà che appartengono a questo miracoloso frutto, i cui benefici erano però già conosciuti sin da anni dai nativi.
Degli scienziati tedeschi, in particolare, analizzarono la funzione del mirtillo rosso come antibatterico: ecco perché viene oggi giorni creato un integratore di cranberry che serve a contrastare molte infezioni al tratto urinario. Sono diverse le sostanze contenute nel mirtillo rosso, come le catechine, i glicosidi flavonoici, i fenomi, gli acidi organici, il fruttosio e l’acido ascorbico, cioè la vitamina C.
A che serve l’integratore di cranberry
I molti benefici del cranberry sono già noti da soli, in quanto i nativi americani non solo si nutrivano di questa ottima sostanza, ma la utilizzavano specialmente nel caso di problemi e patologie legate alla vescica oppure ai reni. C’è da dire che ormai la composizione di tale pianta è stata studiata in modo estremamente attento da parte di moltissimi scienziati, e proprio per questo oggi si ha certezza scientifica di tutte le qualità del cranberry come integratore.
In primo luogo, è possibile affermare che il mirtillo rosso, così come l’integratore che lo contiene, può essere impiegato nel trattamento di tutti quelli che sono i problemi che riguardano l’apparato urinario, in particolare per le cistiti frequenti. Ci sono però alcuni test clinici che forniscono dei risultati contraddittori, in quanto anche se molti mostrano come il cranberry sia utile per contrastare queste infezioni del tratto urinario, altri invece non trovano delle grandi differenze rispetto al trattamento con il placebo.
Probabilmente questo frutto tipico del Nord America ha dato dei risultati non troppo certi: non tutti infatti credono ciecamente nei risultati che si possono ottenere integrando questa sostanza all’interno della propria dieta. Ci sono però anche altri casi in cui si possono utilizzare degli integratori al cranberry.
Usi principali del mirtillo rosso
Come si è visto, a partire dal diciannovesimo secolo, il cranberry, cioè il mirtillo rosso, è stato analizzato da parte di un gruppo di scienziati tedeschi: essi avevano come scopo quello di scoprire tutti i benefici ed i campi di applicazione di questo prodotto della natura da tempo usato dai nativi americani. Moltissime persone utilizzano gli integratori a base di mirtillo rosso per contrastare la gotta: ci sono moltissime evidenze scientifiche che dimostrano l’utilità del cranberry contro la gotta.
Questa pianta è in gratti in grado di favorire quella che è l’escrezione di acido urico, prevenendo quindi quelli che sono i tipici attacchi di gotta: si tratta però di un utilizzo che deve ancora essere studiato fino in fondo. In secondo luogo, altri studi evidenziano l’importanza del cranberry per contrastare quelle che sono le carie o altre infezioni del cavo orale: infatti, la frazione polifenolica del mirtillo rosso è in grado di ridurre l’adesione batterica dello streptococco ma anche della candida albicans.
si tratta di risultati che necessitano di maggiori studi per essere confermati, ma alcune nuovissime ricerca sono veramente promettenti. In particolare, vi è una ricerca che mostra che l’integratore a base di cranberry potrebbe addirittura prevenire la malattia parodontale: si tratta di una scoperta eccezionale.
Proprietà principali dell’integratori al mirtillo rosso (cranberry)
Il mirtillo rosso, conosciuto anche come cranberry, è un frutto i cui benefici sono conosciuti veramente da lunghissimi anni: molte sono le ricerche scientifiche che hanno confermato le credenze popolari degli antichi nativi americani. Oggi giorno, il mirtillo rosso viene utilizzato per contrastare quelle che sono le infezioni del tratto urinario, le infezioni del cavo orale, ma anche la gotta, che è una condizione ancora molto comune.
Oltre a questi impieghi già noti, l’integratore di cranberry viene utilizzato per contrastare l’ulcera gastrica, ma anche l’ulcera duodenale causata da heliobacter pylori: sono già moltissime le indagini che dimostrano questo utilizzo del mirtillo rosso. Tali indagini hanno infatti manifestato quelle che sono le proprietà antiadesive del cranberry verso l’heliobacter pylori: tuttavia, il numero di indagini non è ancora sufficiente per constatare questo altro impiego della pianta.
Approfondimento
Infine, moltissimi scienziati stanno studiando l’utilizzo del mirtillo rosso per contrastare la prostatite e la PSA: uno studio che coinvolgeva ben 42 uomini con problemi alla prostata e infezioni urinarie ricorrenti, ha mostrato che nei soggetti c’è stato un visibile miglioramento nella prostatite e nei livelli di PSA. Dunque, si tratta di un frutto veramente promettente per la ricerca scientifica e medica.
Come funziona il mirtillo rosso
Il cranberry viene utilizzato da moltissime persone a causa delle sue numerose proprietà antibatteriche: non a caso, moltissimi studi hanno evidenziato numerosissime proprietà antiadesive del cranberry, specialmente nei confronti di alcuni batteri. Tra i batteri è possibile menzionare quelli che causano le infezioni più comuni del tratto digerente ed anche del tratto urinario come: escheria coli, lo staphylococcus aureus, l’heliobacter pylori, lo streptococcus mutans e quello pneumoniae.
Quando il batterio entra all’interno dell’organismo ospitante, svolge moltissime azioni diverse: la prima fase del processo infettivo rappresenta in particolare l’adesione del batterio a quelle che sono le pareti della muscosa dell’ospite.
Il batterio non solo aderisce alla mucosa, ma è anche in grado di moltiplicarsi e questo porta ad un danneggiamento del tessuti: sono le proantociandine che sono presenti nel mirtillo rosso a svolgere l0azione antiadesiva contro il batterio escheria coli.
Questi causa un impedimento nell’infezione: quando il prodotto è stato somministrato per 14 giorni di fila, esso ha inibito l’adesione batterica di circa l’80%. Lo stesso risultato si è poi avuto quando il cranberry è stato impiegato sulle unire umane. Sembra che il meccanismo antiadesivo si svolga attraverso l’inibizione delle fimbrie dell’escheria coli, da parte di quello che è l’estratto di mirtillo rosso.
Controindicazioni
Trattandosi di un prodotto del tutto naturale, è molto rato che l’integratore a base di cranberry provochi degli effetti indesiderati nei soggetti che lo assumono: quando si seguono i giusti dosaggi, dunque, è un prodotto assolutamente ben tollerato. Tuttavia, in caso di sovradosaggio oppure di allergia al frutto stesso, si potrebbero manifestare dei problemi all’interno dell’apparato gastrointestinale, come ad esempio nausea, diarrea oppure vomito.
Inoltre, il succo di cranberry non dovrebbe essere assunto da parte dei diabetici, in quanto contiene un elevato livello di zucchero, che quindi potrebbe causare una crescita della glicemia. Successivamente, per quanto riguarda le donne in gravidanza ed in allattamento, non sono stata riscontrate delle particolari controindicazioni: anzi, durante la gravidanza ci sono moltissime donne che soffrono di infezioni urinarie, e quindi il craberry viene spesso prescritto dai ginecologi.
Anche se si tratta di un prodotto di origine naturale, è pur sempre un integratore che ha degli effetti particolari sul corpo, e per questo motivo c’è bisogno di consultarsi con il proprio medico prima di iniziare con la sua assunzione in modo continuativo.