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Contrattura muscolare al collo: cause, sintomi e cure

Contrattura muscolare al collo - cause, sintomi e rimedi

Contrattura muscolare al collo o anche comunemente chiamata cervicale è un fastidio molto comune che ha colpito veramente tutti almeno una volta nella vita. Molto fastidiosa e anche piuttosto invalidante, in alcuni casi porta con sé notevoli disturbi.

Non di rado, gli attacchi di cervicale portano mal di testa, vertigini e senso di nausea. Un fenomeno che impedisce di svolgere le normali attività quotidiane.

Si tratta, in effetti, di una condizione molto fastidiosa che spesso viene sottovalutata.

Cos’è la contrattura muscolare

Quando si parla di contrattura muscolare ci si riferisce a una protratta e volontaria contrazione di un solo muscolo, ovvero di un gruppo di muscoli, in particolare quelli del collo. Essa altro non è se noni un meccanismo di difesa che viene attuato in maniera del tutto spontanea dall’organismo.

Lo stesso corpo cerca di equilibrare quelle che sono le tensioni muscolari anomale che possono essere causare da alterazioni della postura, ma anche eccessivi stress meccanici ovvero dei microtraumi che vengono in breve tempo ripetuti. Ci sono poi delle condizioni che creano i presupposti per il verificarsi delle contratture.

Quest’ultime di identificano negli squilibri degli elettrolitici o i disordini metabolici. La contrattura è riscontrabile al tatto in quanto si rileva un cordone rigido che viene causato da un addensamento delle fibre muscolari.

Tutto questo avviene in maniera frequente proprio nella zona della cervicale, questo perchè il collo è ricco di muscoli e tende ad essere vittima di sovraccarichi a cui il corpo si trova a rispondere. Il muscolo più grande del distretto cervicale più trapezio, dove in genere, si concentra il olore al collo, essendo spesso soggetto a contratture fastidiose.

I trapezi si identificano in dei muscoli simmetrici, ma non sempre i 2 vengono colpiti in maniera simultanea, molto più di frequente il dolore alla zona del collo si concentra in un solo lato. Il muscolo va a delimitare lo spazio tra testa e spalla, ma estendendosi in lunghezza, esso può essere causa non solo di fastidi e contratture nella zona del collo, ma anche nella regione interscapolare.

Non di rado le contratture muscolari al collo sono dovute a uno scarso utilizzo della muscolatura periscapolare, con relativo sovraccarico del trapezio che risulterà essere perennemente in tensione. Si tratta di fastidi che incidono sulla biomeccanica della regione cervicale, sono causa della comparsa di sistemi di compenso in zone della schiena ma anche del dorso e lombale, oltre a provocare rigidità e dolore in altre zone.

Sintomi e cause

Riconoscere una contrattura a livello del collo è molto semplice, essa in genere si manifesta con dolore che si prova o semplicemente cercando di muovere il collo, ovvero quando vi si applica una pressione. I muscoli risultano essere irrigiditi e si ha una sensazione di pesantezza e tensione.

Tutto questo, come ben si può immaginare provoca non poche limitazioni nel movimento, anche se questo non è l’unico sintomo di quella che si conosce come cervicale. Nei casi più fastidiosi essa si manifesta con mal di testa e vertigini che spesso impediscono completamente il movimento.

La sensazione di dolore che si prova tende a creare delle alterazioni a livello funzione sia localizzate che per irradiazioni nelle zone che al collo solo collegate. Per quello che riguarda le cause di tale fastidio, esse possono essere diverse.

Nel più banale dei casi, si soffre di cervicale in seguito a quello che è noto come colpo di freddo, in altri casi, soprattutto a seguito di incidenti e traumi si ha il colpo di frusta. Più comunemente si tende a sovraccaricare i muscoli del collo, ovvero ad assumere posizioni scorrette in maniera protrate nel tempio.

Ci sono poi casi in cui il dolore al collo è dovuto a un movimento improvviso, sbagliato, a una postura alterata. Ma le contratture al collo possono avere anche altre cause come la somatizzazione dello stress, ansia, depressione. 

Molto comuni sono anche le discoprite e le ernie a carico della colonna cervicale.

Rimedi e possibile terapia

Per poter contrastare un maniera efficace le contratture al collo occorre partire rilevando quella che è la causa principale del dolore. Solo procedendo in questa maniera si potrà trovare una soluzione che sia non solo mirata, ma anche efficace per la risoluzione della problematica.

In linea di massima, gli esperti o decidono di intervenire in maniera farmacologica, ovvero consigliano di sottoporsi a sedute di fisioterapia. Nel momento in cui si accusano dolori al collo, è indispensabile rivolgersi a fisiatra ovvero a un ortopedico.

Questi specialisti saranno in grado, a seguito di un’attenta anamnesi di prescrivere la cura data al problema da cui il paziente risulta essere afflitto. Quando si ha bisogno di procedere decentrando la muscolatura, saranno prescritti farmaci miorilassanti e antinfiammatori a cui, si dovrebbero comunque associare delle sedute di fisioterapia che possono essere sia manuali che strumentali.

Molto utilizzata è la tecarterapia, trattamento d’elezione che permette di decentrare i muscoli e di riflesso rilassare quelli contratti. Intervenire in maniera veloce ed efficace, permette di evitare che il problema si cronicizzi.

Quando questo avviene si possono sviluppare selle situazioni secondarie invalidanti. In particolare ci si riferisce al torcicollo, alla cervicalgia miotensiva, alterazioni della postura, spalla dolorosa.

In tutti questi casi si parla di problematiche che se non vengono affrontate nella maniera corretta possono divenire permenenti.

La fisioterapia

Come accennato in precedenza, generalmente la fisioterapia, nella cura delle contratture al collo, va a braccetto con le terapie farmacologiche. In base a quella che è l’intensità dei sintomi, si può intervenire con la fisioterapia in maniera completamente differente, ma ugualmente efficace.

In linea generale quello che viene consigliato è un ciclo di 10 sedute con una durata singola di 45 minuti. Nei casi in cui il dolore è particolarmente acuto e causa di limitazioni funzionali importanti, è preferibile utilizzare elettromedicali che agiscono in maniera antinfiammatoria e antalgica.

Un intervento questo che sarà in grado di ridurre in maniera veloce il senso di dolore. Per quello che riguarda gli elettromedicali che più comunemente vengono utilizzati, si può fare riferimento alla laserterapia Yag ad alta potenza e alla Frems terapia, la quale consiste in una neuro-stimolazione e modulazione della frequenza.

Nei casi in cui si ha bisogno di un intervento più incisivo le due terapie vengono utilizzate in maniera combinata, per una maggiore efficacia. Se il dolore si presenta come non particolarmente intenso e il sintomo che la fa da padrone è la rigidità, allora si può ricorrere alla tecarterapia che si associa alla massoterapia.

Si utilizza uno strumento noto come tecar che è in grado di generare calore e permette all muscolatura di rilassarsi al fine di sciogliere le tensioni che affliggono i muscoli. Quando il dolore non è più invadente grazie all’azione degli elettromedicali, si può completare la terapia con una serie di esercizi.

Quest’ultimi daranno mirata al riequilibrio della muscolatura del rachide, soprattutto nel tratto cervicale. Inoltre si punterà a correggere quelli che sono degli atteggiamenti postulai sbagliati e quindi dannosi, che possono essere causa della ricomparsa della contrattura.

In genere gli esperti, tendono a consigliare della ginnastica posturale. Questa permette di lavorare all’allungamento delle catene muscolari e di normalizzare i disformismi come sono la scoliosi, l’iperlordosi, l’ipercifosi, lo spianamento delle curve fisiologiche.

Tutte queste evenienze sono causa di squilibri della postura e quindi di tensioni a livello muscolare.

La terapia manuale

Spesso la terapia strumentale affianca quella manuale e quindi i comuni massaggi che lavorano per decentrare i muscoli. Il massaggio manuale è in grado di agire sulle contratture andando a riattivare il tessuto connettivale.

Ovviamente è raccomandabile affidarsi a uno specialista del settore per evitare che la situazione peggiori. Quelle che si dovranno effettuare sono delle manovre e pressioni nella zona non solo del collo, ma anche delle spalle, procedendo prima su un lato e poi su un altro.

Un massaggio importante per andare a riattivare i centri nervosi. Esso sarà in grado di eliminare le tossine, ma anche i liquidi in eccesso e quindi ossigenare i tessuti.

Come già accennato i massaggi e la tecarterapia sono spesso utilizzati in maniera congiunta, per una guarigione più veloce delle infiammazioni ed eventuali traumi muscolari. Una terapia, questa, che punta alla produzione di calore dall’interno del corpo stesso.

Il calore è in grado di attivare dei meccanismi di riparazione, oltre ad aiutare la muscolatura a rilassarsi e alle tensioni muscolari a sciogliersi. I tempi di recupero grazie a questa terapia si accorciano molto.

Attivando i sistemi di autoriparazione, il tratto cervicale riesce a recuperare una maggiore mobilità e trovare immediato sollievo.

Per prevenire

Come spesso succede, anche per quello che riguarda le contratture muscolari al collo, la terapia migliore è la prevenzione. Ci sono cose da fare e cose da evitare.

Ad esempio è importante restare nel proprio normopeso. Il sovrappeso spinge a muoversi in maniera goffa e i muscoli si affaticano maggiormente, perdere peso diviene indispensabile.

Quindi sarà indispensabile correggere anomalie nella postura, in particolare durante l’attività lavorativa. Evitare poi la sedentarietà, è importante dedicarsi all’attività fisica alternando quella aerobica con quella anaerobica.

Un allenamento la cui intensità deve comunque crescere in maniera graduale senza esporre il collo ad eccessivi carichi. Consigliata è la ginnastica posturale, che aiuta a recuperare la mobilità articolare.

Importante poi, migliorare il sonno, sia per quello che riguarda la posizione che la scelta di materasso, rete e cuscino. Infine evitare colpi d’aria ed eccessiva esposizione alle correnti.

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