La privazione del sonno è una condizione che causa moltissimo disagio in chi la prova, e che può portare a sviluppare dei seri e gravi problemi di salute. Quando si parla di privazione del sonno, si fa riferimento ad una condizione caratterizzata dall’impossibilità di dormire, sia durante il giorno che durante la notte: si tratta, per moltissimi versi, di una condizione molto simile all’insonnia.
In ogni caso, questa patologia rientra nella grande famiglie dei disturbi del sonno, e causa moltissime conseguenze negative su chi ne soffre: specialmente nel caso in cui questa dura più settimane, è necessario ricorrere al’uso di terapie farmacologiche. Sono veramente moltissime le cause che possono portare ad una perdita del sonno, come ad esempio lo stress, ma anche il cambio di ora, l’uso di particolari farmaci o così via…
In ogni caso, quando il problema diventa troppo grave, quindi quando la privazione persiste per più di una settimana, è necessario parlarne con il proprio medico in modo da capire in primo luogo quali sono le cause di tale problema, ed anche per avere una cura adeguata alle proprie esigenze. Solo in questo modo si potrà uscire da una condizione di grave e duratura privazione del sonno.
Cause della privazione del sonno
La privazione del sonno è una condizione che purtroppo attacca moltissime persone in tutto il mondo, e che ha delle gravi conseguenze sia immediate che a lungo termine. Una cosa che moltissime persone ignorano o non sanno è che un periodo troppo lungo senza dormire può addirittura causare la morte: ecco perché bisogna capire quanto prima come ritornare a dormire in modo normale e sereno.
Al fine di scoprire come curare la propria condizione, è necessario scoprire quali sono i fattori che l’hanno causata: ci possono essere sia fattori di natura interna che fattori di natura esterna, ed è bene conoscerli come punto di partenza. Moltissime persone iniziano ad avere problemi con il sonno a causa di un forte stress, di ansia oppure della depressione: questi stati psichici alterano il ciclo circadiano e non permettono di riposare bene.
Oltre a questi fattori psicologici, ci sono anche altri fattori che inducono dei problemi di sonno, come ad esempio l’assunzione di alcuni farmaci, l’apnea notturna (che non permette di respirare durante le ore notturne), la bronco pneumopatia cronica ostruttiva. Ancora, tra gli altri fattori è possibile inserire una forte cefalea, l’ipertiroidismo, le intolleranze alimentari, la sifilide, e la sindrome premestruale. Una volta conosciuta la causa della propria insonnia, è possibile mettere in pratica alcuni rimedi.
Conseguenze principali
La privazione del sonno porta a moltissime conseguenze negative, in quanto il corpo ha un estremo bisogno di riposare per un sufficiente quantitativo di ore durante la notte: inoltre, il sonno deve anche essere soddisfacente in modo da svegliarsi riposati al mattino. Le prime conseguenze dell’insonnia riguardano il cervello: quest’organo è molto attivo durante il sonno in quanto elabora tutte le informazioni assunte nel corso della giornata e crea nuovi ricordi.
Dunque, dormire poco prima di una giornata importante potrebbe essere negativo in quanto non si da al cervello tutto il tempo del quale ha bisogno per rendersi più leggero ed organizzare al meglio tutte le informazioni acquisite nell’arco della giornata. Successivamente, dormire poco può avere delle importanti conseguenze anche sul piano decisionale, in quanto la risoluzione dei problemi e la concentrazione vengono compromesse quando c’è una mancanza di sonno.
Un’altra conseguenza tipica dell’insonnia riguarda poi gli occhi: ci sono moltissimi studi che hanno mostrato che dormire poco provoca la presenza di palpebre più pesanti, di occhi gonfi e rossi, di borse e occhiaie sotti gli occhi. Tuttavia, quando c’è una mancanza di sonno, anche i muscoli che si trovano intorno agli occhi non riposano in modo adeguato, e questo genera spesso delle contrazioni oculari e anche degli spasmi.
Rimedi per l’insonnia
Sono molti i sintomi che si avvertono sul corpo e sulla mente quando una privazione del sonno perdura più tempo: è per questo motivo che è necessario eliminare questo problema, adottando delle soluzioni adeguate alle proprie esigenze. Una prima cosa che si può fare per tornare a dormire di nuovo è sicuramente permettere al corpo e agli occhi di riposare meglio: c’è un modo molto semplice per farlo.
Moltissimi studiosi e medici in tutto il mondo consigliano infatti di spegnere almeno due ore prima che si vada a dormire tutti gli schermi luminosi: si tratta quindi di televisione, tablet, computer oppure smartphone. Spegnere questi dispositivi due ore prima di andare a dormire permette agli occhi di riposare in modo più profondo, in quanto non devono sforzarsi per troppe ore a guardare un piccolo schermo estremamente luminoso.
Approfondimento
Per questo motivo si consiglia di leggere un libro prima di andare a dormire, di giocare a carte oppure di disegnare o scrivere… Insomma, qualsiasi cosa che permetta di stancare il corpo senza però affaticare troppo gli occhi o la mente. Se non dovesse funzionare questo rimedio contro la privazione del sonno, ce ne sono molti altri.
Una soluzione alternativa
Al fine di sconfiggere la privazione del sonno, ci sono molti medici e scienziati che consigliano di allontanarsi dalle fonti di luce artificiale almeno due ore prima di andare a dormire: si parla dunque di smartphone, computer, tablet oppure televisione. Invece, se questo metodo non dovesse essere sufficiente, allora si può procedere con l’assunzione di integratori naturali per favorire il sonno.
Al giorno d’oggi, è possibile trovare in farmacia oppure sul web numerosi integratori che contengono al loro interno degli estratti naturali di sostanze che favoriscono l’addormentamento e ne migliorano la qualità. Solitamente, tra le sostanze che sono contenute all’interno di tali integratori è possibile menzionare la melissa, il luppolo, ma anche la melatonina, la camomilla e la valeriana.
Tutte queste sostanze vengono utilizzate a causa delle loro proprietà calmanti e distensive: ecco perché molti di questi elementi vengono impiegati anche come calmanti nei momenti di stress oppure di ansia e attacchi di panico. Anche se si tratta di prodotti che contengono unicamente sostanze naturali, è importante chiedere il parere del proprio medico prima di assumerli, in modo da non avere delle reazioni negative sul corpo.
Effetti della privazione del sonno
Sono davvero numerosi i diversi rimedi che si possono mettere in pratica per contrastare la privazione del sonno, prima di arrivare all’utilizzo di farmaci sonniferi, chiamati anche farmaci sedativo ipnotici. Ci sono poi altri effetti della privazione del sonno che moltissime persone ignorano, ma che bisogna conoscere al fine di preservare la propria salute, il proprio organismo ed anche il proprio corpo.
In primo luogo, dormire poco causa moltissimi problemi al sistema immunitario: infatti, quando si dorme bene, il sistema immunitario diventa incredibilmente più forte, riuscendo a tenere lontane malattie come raffreddore o influenza. Dunque, quando si dorme poco, è molto più frequente la possibilità di ammalarsi o di contrarre virus.
In aggiunta a questo, c’è poi da dire che uno scarso riposo ha delle conseguenze estremamente negative anche per il cuore, perché la pressione sanguigna diminuisce nel corso del sonno: quando ovviamente non si dorme, la pressione arteriosa rimane alta per un tempo più lungo. Di conseguenza, una privazione del sonno che dura troppo potrebbe causare l’ipertensione cronica, che a sua volta porta spesso sia agli ictus che agli infarti.
Ecco perché diventa necessario ricorrere a tutti i rimedi possibili per contrastare la privazione del sonno: dormendo bene è possibile evitare moltissimi problemi e conseguenze diverse che interessano il corpo intero. Dunque, appena si manifestano i primi segni di privazione del sonno, è necessario agire in modo fulmineo, per evitare che la situazione peggiori.
Domande e risposte
- umore irrequeto;
- difficoltà di apprendimento;
- perdita di memoria;
- calo di interesse per le attività quotidiane;