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Valeriana: Proprietà, benefici ed effetti indesiderati

effetti indesiderati valeriana

Una pianta che può raggiungere fino al metro di altezza, è molto conosciuta per via delle sue proprietà benefiche e soprattutto calmanti. La contraddistingue per il colore verde intenso. Essa trova il suo habitat naturale in Europa e in Asia, ma è diffusa anche nell’America del Nord e nelle regioni tropicali sudamericane.

Un nome di origine latina che significa “essere sano”, è conosciuta anche come “ erba dei gatti”. La valeriana è una pianta erbacea perenne che può raggiungere anche un metro di altezza. Le foglie sono opposte e sono anche prive di stipole. Il piccolo è presente solo nelle foglie inferiori, mentre quelle superiori sono sessili.

La contraddistingue un colore verde estremamente intenso. I fiori sono leggermente profumati e si trovano riuniti a formare quella che viene chiamata corimbo, un’infiorescenza. Sono ermafroditi con calice ridotto a corolla a 5 petali, tubolare e dal colore rosa chiaro.

Il frutto è un achenio striato con delle setole piumose derivanti dalla modificazione che i piccoli denti del calice subiscono a seguito della loro maturazione. La presenza permette la riproduzione a seguito della dispersione data per mezzo del vento.

Si tratta di una pianta di utilizzo estremamente comune che arriva dalle regioni boscose dell’Europa e dell’Asia, ma questo non le ha impedito di diffondersi anche nel Nord America. Il suo ambiente naturale è fresco e umido, con i prati immensi e ombrosi che sono presenti a un’altitudine di 1400 metri.

Conosciuta comunemente come “erba dei gatti”, perché essa è in grado di esercitare un’attrazione di tipo stupefacente sui felini che finiscono per distruggerla a forza di strusciarcisi sopra. Questo è il motivo per cui, pur essendo una pianta bella da vedere è raro che la si coltivi in giardino.

La valeriana è nota fin dal Medioevo. La storia racconta che lo scienziato Fabio Colonna abbia curato l’epilessia grazie a questa pianta. Non utilizzata in cucina, non bisogna confonderla con un’altra pianta della stessa famiglia, la valerianella, comunemente chiamata songino.

Le proprietà

La valeriana è una pianta che è molto conosciuta per via delle sue proprietà tranquillanti. In estratto standardizzato essa viene utilizzata per curare l’insonnia, i disturbi del sonno ma anche altre terapie per la cura di stati ansiosi, attacchi di panico, crisi di angoscia, cremori, irritabilità, vertigini, colon irritabile e altre problematiche assimilabili.

Alcuni studi hanno evidenziato come la Valeriana sia in grado di agire sul sistema nervoso centrale. Le sue proprietà calmanti le si devono essere attribuite ai valepotriati e alcuni elementi contenuti all’intenso dell’olio essenziale di valeriana Il meccanismo che rendono le molecole di valeriana in grado di ridurre notevolmente la componente ansiosa ha a che fare con il metabolismo del GABA, principale neurotrasmettitore dell’SNC.

proprietà della valeriana

In particolare sembra che i composti presenti all’interno della valeriana evitino il degrado del GABA. Allo stesso modo, alcuni studi avrebbero anche provato come riassunzione di questa pianta incrementi i livelli di GABA nello spazio sinaptico e l’aumento della secrezione dello stesso neurotrasmettitore. Infine sono numerosi che hanno provato l’influenza positiva della pianta, sugli stati di ansia e sugli eventuali disturbi del sonno.

Utilizzata per controllare l’agitazione e i disturbi del sonno

Uno dei benefici della valeriana è la sua capacità di contrastare l’agitazione e i disturbi del sonno che ne conseguono. Una proprietà questa, che dipende dal contenuto di valepotriati, acido valerenico e valerenale. Sostanze queste, che vanno ad esercitare un effetto rilassante sul sistema nervoso.

In commercio è possibile trovare una serie di preparazioni che hanno alla base della composizione proprio questa pianta erbacea. Quindi considerando gli effetti che questa può esercitare sul sistema nervoso si raccomanda, qualunque sia il prodotto che si sceglie, seguire le indicazioni fornite e di non superare mai la dose indicata. In linea di massima, comunque, nel caso in cui si voglia andare a trattare l’agitazione si consiglia di assumere 200 mg di estratto di radici, 2 o 3 volte al giorno.

Se invece la si vuole utilizzare contro i disturbi del sonno, allora si consiglia l’assunzione di 400mg di estratto 30 minuti prima di andare a dormire. Se la valeriana viene utilizzata con fini terapeutici allora quello che deve essere somministrato è l’acido valerenico, ius composto standardizzato che permette di conoscere le quantità esatte delle sostanze farmacologiamente attive.

Conoscere la quantità di principi attivi è indispensabile soprattutto quando si utilizzano preparazioni a base di valeriana. In genere questo è un dato che viene riportato sulla confezione dei prodotti. Si consiglia, prima di assumere preparazioni di qualunque genere a fini terapeutici di chiedere il parere del proprio medico.

Nella medicina popolare

Esattamente come molte piante, la valeriana fin dai tempi più antichi è nota nella medicina popolare. In passato erano molti i suoi impieghi in campo medico. Ma ancora oggi il suo utilizzo è molto vasto, la si utilizza per contrastare: mal di testa, difficoltà di concentrazione, stati di ansia, isteria, nevrastenia, nevralgia.

Oltre a questo, non di rado viene utilizzata anche per casi di epilessia. Grazie alle sue proprietà rilassanti, essa viene utilizzata anche in caso di coliche nervose, spasmi della muscolatura liscia dell’utero e dolori da ciclo mestruale. Ampio è l’utilizzo a livello omeopatico, soprattutto nel caso in cui si vogliono trattare problematiche di insonnia e irrequietezza.

Si tratta di utilizzi, però, che non sono affatto supportati da verifiche sperimentali. Quindi no ci sarebbe da meravigliarsi se non vi fosse poi una reale efficacia terapeutica. Ci sono alcuni studi, in effetti, che paragonano la valeriana al placebo, altri che invece, sostengono che per avere un risultato soddisfacente potrebbe essere necessario procedere con un utilizzo continuo di almeno un mese. In ogni caso, chi l’ha utilizzata afferma che sia efficace contro mal di testa, mal di stomaco, dolori muscolari, sintomi della menopausa e molti altri disturbi.

Come e quando procedere con l’utilizzo

Prima di utilizzare la valeriana occorre conoscere alcune indicazioni essenziali. Innanzitutto è opportuno non mettersi alla guida dopo l’assunzione, ovvero, non utilizzare macchinari pericolosi. Per evitare effetti collaterali a seguito di un utilizzo prolungato, so consiglia di non sospendere immediatamente il trattamento, ma ridurre in maniera progressiva la dose nell’arco di 2 settimane. Sospendere l’assunzione almeno 2 settimane prima se ci si deve sottoporre ad intervento chirurgico con anestesia.

benefici della valeriana

Si tratta di un prodotto naturale consigliato nel caso in cui si soffra di disturbi del sonno. Per aumentarne l’efficacia si può abbinare al luppolo, al balsamo di limone o altre erbe. In tale prospettiva viene considerata una buona alternativa ai trattamenti psicologico come quelli con sonniferi.

Inoltre è consigliata per il trattamento di condizioni che si collegano allo stress psicologico come: asma nervoso, isteria, eccitabilità, ipocondria, mal di testa, gastrite nervosa, colite nervosa. C’è poi chi utilizza la valeriana per curare la depressione, i tremori, l’epilessia, stanchezza cronica, dolori muscolari e crampi.

Utilizzo

Se la valeriana viene assunta per contrastare l’insonnia, i dosaggi consigliati sono di 400/900 mg di estratto 2 ore prima di coricarsi per 28 giorni, ovvero 120 mg di estratto con 80 mg di balsamo di limone 3 volte al giorno per un mese. Nel caso in cui si utilizzassero le compresse allora 2 al giorno per 28 giorni con dosaggio 187 mg di estratto e 42 mg di luppolo.

Queste sono indicazioni generali, ma la pianta può essere utilizzata in molteplici forme. Oltre all’infuso, che permette di prepara un’ottima tisana alla valeriana, con la radice da lasciare a macerare in acqua fresca per 8/10 ore, anche la tintura madre. In questo secondo caso si assumono 20/50 gocce diluite in acqua, 30 minuti prima di andare a dormire. Infine il classico estratto di valeriana.

Questo si assume in compresse, capsule o gocce, con un quantitativo consigliato di 500/600 mg al giorno, da dividere in 2 volte per non esagerare con le quantità.

Effetti indesiderati

In linea di massima la valeriana non è causa di particolari effetti collaterali. Un prodotto naturale che è considerata sicura per la maggior parte delle persone, l’importante è che sia utilizzata per un periodo piuttosto breve. Gli studi in merito hanno evidenziato come l’utilizzo a scopo farmaceutico non provochi problemi se ci si sottopone per un massimo di 28 giorni.

Meno certo è l’utilizzo nel lungo termine. Nelle giuste quantità la valeriana può essere utilizzata anche sui bambini. Dosi eccessive o l’utilizzo prolungato potrebbe essere causa di emicrania, insonnia, eccitabilità, bradicardia o ipertensione. Ci sono poi dei casi in cui l’utilizzo di questa pianta è sconsigliata, soprattutto durante la gravidanza e l’allattamento.

Inoltre se ne sconsiglia l’utilizzo alle persone ipersensibili e nei soggetti che si sottopongono a terapie farmacologiche, fanno uso di alcool o di droga. Nel caso in cui ci si stia sottoponendo a delle cure farmacologiche, si consiglia di chiedere il parere del proprio medico.

La pianta, infatti potrebbe interferire con alcolici di qualunque genere in quanto potrebbe essere causa di sonnolenza e debolezza. Non associare all’utilizzo di sedativi, con farmaci contenenti le benzosiazepine, depressivi del sistema nervoso centrale come ad esempio, la morfina. Infine non associare ai farmaci metabolizzati del fegato a causa della potenziale compromissione dei processi eseguiti dal citocromo P450.

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